ENNAGONA, la lampada a sospensione

Dovete sapere che sono una ballerina di danza classica. O meglio, avrei voluto esserlo. In tutte le scuole che ho frequentato da bambina c’è sempre stato un guastafeste che si è sentito libero di dirmi che ero troppo “grossa” per fare la ballerina, troppo alta. Che non ci sarei mai riuscita. Così faccio l’impiegata, almeno non ci sono misure di sbarramento per fare questo lavoro. Il problema è che io dentro mi sento una ballerina, non importa cosa ne dicano gli altri. Così la sera, segretamente, quando nessuno mi guarda, metto su “il lago dei cigni” e accendo la luce di Ennagona, la lampada sospesa che illumina la parte di me che preferisco, quella che vive solo di passione. Insieme danziamo per ore, fluttuando in un equilibrio impossibile tra il sogno e la realtà. Con la mente sto lì fino a che il sole non sorge di nuovo, fino all’ultimo momento possibile. E poi tutto ricomincia da capo.